Acqua pubblica per le province di Firenze
Pubblicato il 20 novembre 2025 • Comune , Newsletter URP
Si chiude un'era e se ne apre una nuova per la gestione del servizio idrico in Toscana: l'acqua tornerà nella totale proprietà dei Comuni e verrà gestita in forma completamente pubblica nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo. Lo ha deciso con una delibera storica, all'unanimità, la Conferenza dei Sindaci dell'Ambito Territoriale Ottimale 3 (ATO 3) - Medio Valdarno dell'Autorità Idrica Toscana, riunitasi ieri, mercoledì 19 novembre, a Firenze.
Stop alla privatizzazione e gestione "in house"
L'Assemblea dei Sindaci ha deliberato la sospensione immediata del bando per l'individuazione del nuovo socio privato di Publiacqua. Di conseguenza, dopo le procedure necessarie, Publiacqua tornerà ad essere una società interamente pubblica. Il servizio idrico sarà affidato, tramite modifiche degli statuti societari, con la modalità "in house" nell'ambito di Plures multiutility che sarà anch'essa interamente pubblica e, soprattutto, non quotata in borsa. La decisione rappresenta un punto di svolta, accolto con grande soddisfazione dalle Amministrazioni comunali che da tempo sostenevano con forza la necessità di un modello di gestione interamente pubblico per il servizio idrico, riconosciuto come un bene comune primario.
La Voce dei Sindaci: Una Vittoria di Merito
I sindaci promotori di questa svolta sottolineano l'importanza della decisione: "Diamo sostanza a una posizione che abbiamo sostenuto fin dall'inizio e che nel tempo ha trovato consensi sempre più ampi, fino a diventare maggioritaria. La discussione tra i comuni, di ogni colore politico, ha portato a maturare una posizione condivisa molto importante e di questo ringraziamo tutti i sindaci che nell'assemblea di ieri hanno condiviso la nostra posizione verso la gestione pubblica".
Viene evidenziato il radicale cambiamento di rotta rispetto agli scenari passati: "Tre anni fa la prospettiva era quella di una multiutility quotata in borsa con all'interno il servizio idrico gestito coi privati, oggi non solo abbiamo scongiurato la quotazione, ma riportiamo in mano interamente pubblica la gestione del servizio idrico. Per noi è un motivo di grande soddisfazione, perché attraverso una discussione seria, serrata, centrata sul merito e mettendo le nostre comunità al centro abbiamo portato sempre più comuni sulle nostre posizioni, trovando sostegno e appoggio crescenti tra sindacati, associazioni e forze politiche".
Trasparenza e controllo analogico
I primi cittadini ribadiscono l'impegno per una gestione orientata esclusivamente alle esigenze del territorio: "Il servizio idrico sarà interamente pubblico, affidato ad una società in house completamente pubblica e controllata dai comuni con il controllo analogo. Sarà una casa di vetro, in cui le scelte strategiche saranno assunte sulla base delle esigenze dei territori, che tornano così ad essere protagonisti. È una grande vittoria per tutti i comuni e le comunità che ci permetterà di scrivere una pagina nuova e di garantire e proteggere una risorsa preziosa come l’acqua dagli interessi di pochi in nome degli interessi di tutti".
La delibera segna un ritorno della gestione idrica sotto il diretto controllo democratico dei Comuni, garantendo maggiore trasparenza e partecipazione.